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28/11/07, 17:55 | #11 | |
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Re: Vado a correre!
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Condivido tutte le tue parole...nel mio piccolo cerco di darmi da fare...troppo spesso sono incostante...e la stanchezza della giornata che finisce o la pigrizia della mattina domenicale a volte hanno la meglio...ma poi metto le scarpette, la tutina (potremmo fare un gruppo come quello di zelig ) e vado a farmi la mia corsetta...sicuramente non ai tuoi livelli...ma quando finisco mi sento un leone...come se avessi fatto una gran cosa...e sto veramente bene... ...scin hai ragione...è come per la moto...fai un bel giro di 500-600km con gli amici, belle curve...bei paesaggi...alla fine arrivi a casa anche un pò stanco...ma sei sorridente proprio così ...magari con 3-4kg di moscerini sulla visiera...ma felice! Bravo Turco...chissà che non sia la volta buona che riesca a fare un inverno costante di corsa... |
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05/12/07, 16:40 | #12 | |||
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San Sebastiàn
Torno da San Sebastiàn dopo 5 giorni e trovo con grande piacere i vostri riscontri.
Cari amici, avete colto la sostanza della mia riflessione, che non voleva essere semplicemente un elogio alla corsa, ma la condivisione di qualcosa di bello, appassionante, coinvolgente. Per altri di noi questi sentimenti possono essere suscitati da una passeggiata in montagna... Ilaria ha scritto Quote:
Scin ha scritto Quote:
Quote:
San Sebastiàn è questo posto meraviglioso. [albumimg:cdb5f17cf8]10809[/albumimg:cdb5f17cf8] E' una cittadina affacciata sul golfo di Biscaglia, Paesi Baschi. La baia si estende per circa 3 chilometri dal monte Igueldo (da cui è stata scattata la fotografia) al promontorio opposto, il monte Urgull, su cui è visibile (nella foto, con qualche difficoltà) la statua della Madonna. Attraverso un passaggio pedonale è possibile aggirare quest'ultimo promontorio per accedere ad una baia successiva, un po' più aperta sull'oceano ed in cui è stato costruito il porto commerciale. Seguendo la linea tracciata in nero sulla mappa [albumimg:cdb5f17cf8]10810[/albumimg:cdb5f17cf8] si percorrono circa 7 chilometri. Domenica mattina, dopo tre giorni e due allenamenti sotto un cielo perennemente grigio, [albumimg:cdb5f17cf8]10838[/albumimg:cdb5f17cf8] il cielo è limpido, azzurro. Temperatura 5° C, brezza di terra, piuttosto tesa. Esco alle 8.30, percorro i 500 metri che separano l'albergo dalla costa e... ...spettacolo indescrivibile, magnifico colpo d'occhio. [albumimg:cdb5f17cf8]10839[/albumimg:cdb5f17cf8] Al largo, un ribollire di schiuma, un susseguirsi di maestose gobbe alte 5 metri, flutti che frangono a pochi metri dal marciapiede su cui mi trovo, cappucci bianchi che si sollevano dalla cresta, spinti indietro dal vento. Mi fermo pochi secondi ad ammirare la violenza dell’acqua che colpisce il muro che delimita il piccolo spiazzo su cui mi trovo. Devo ripartire perché il sudore mi si ghiaccia addosso e mi prende un groppo in gola. Ma perché mi sto commuovendo? Mi volto indietro, [albumimg:cdb5f17cf8]10840[/albumimg:cdb5f17cf8] la città si sta svegliando solo ora, in fondo sono le 8.40 di domenica mattina e gli unici a godersi questo spettacolo siamo io e due pescatori intabarrati. Ora il vento mi soffia in faccia, l’oceano si trova alle mie spalle, mi trovo a correre a lato della baia, con le onde che mi rincorrono, si affiancano, per qualche secondo accelero e tento di tenere il passo di un maestoso cavallone che frange al mio fianco. Rallento subito, le energie le devo serbare per i prossimi 21 chilometri. Mi passa il groppo alla gola e gli occhi lacrimano per il freddo. Percorro tutta la baia e mi accodo a due podisti maturi che procedono a 5’ al chilometro, che è l’andatura che voglio tenere io. Incontro altri podisti, alcuni pesantemente vestiti, altri in T-shirt di cotone… ci salutiamo: “Hola” che tra podisti significa “Ciao amico” o anche “Hai visto che roba?” e ancora: “Sto soffrendo anch’io ma questo spettacolo e il fatto di incrociarti mi aiuta a sopportare meglio la fatica” e a volte “Ridi, ridi che c’hai il vento a favore… aspetta di tornare indietro”. Giungo all’altro capo della baia, dove, nei giorni scorsi, non ero riuscito a trovare il passaggio per raggiungere il tratto pedonale che percorre la base del monte Urgull. I due brizzolati che mi precedono si infilano su per una scala, rallentano, rallento anch’io per non superarli. Dopo poche rampe sbuchiamo sull’orlo del mondo. La strada corre a 15 metri sul mare, che si trova alla mia sinistra. I miei due compagni di corsa tengono la destra, stanno lontani dal mare… perché? BOOOOOM [albumimg:cdb5f17cf8]10841[/albumimg:cdb5f17cf8] pochi metri davanti a me un’onda rabbiosa colpisce il muro di contenimento della strada e si alza in un palazzo di quattro piani di schiuma e sabbia. Istintivamente mi scanso… ma dove vado, che sono già a mezzo metro dalla montagna? L’onda si abbatte sulla strada che diventa un fiume per pochi secondi. Poi l’acqua scompare negli inghiottitoi. [albumimg:cdb5f17cf8]10842[/albumimg:cdb5f17cf8] Accelero, sperando che non arrivi un’altra botta, un altro muro d’acqua, sorrido. Le scarpe si bagnano, svolto una curva e mi affaccio sulla baia successiva, più aperta sul mare della precedente. Controluce, l’aria è un aerosol di mare, una fittissima nebbiolina che ti infradicia in pochi secondi. Mi lecco le labbra… sale. Le onde arrivano in strada, schizzi lambiscono i terrazzi delle case, che gocciolano e mollano giù intonaco. Costeggio il fiume Urumea, lungo il quale le onde risalgono per quasi un chilometro, lo attraverso, percorro ancora un chilometro fino a dove la strada finisce. Come da usanza tocco il cancello che chiude la strada, mi giro e riparto. Mi mancano altri 14 chilometri ma non mi preoccupo, oggi corro con l’Atlantico. [albumimg:cdb5f17cf8]10843[/albumimg:cdb5f17cf8] |
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05/12/07, 16:55 | #13 |
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Grazie per aver scelto di condividere con noi.
E' stato emozionante leggere il primo racconto e lo è altrettanto leggere il secondo. Apprezzo e condivido come appassionata di montagna. Gli incontri ravvicinati con i fenomeni della natura mi danno sempre forti emozioni: distese innevate incontaminate, altitudini da vertigini, venti sferzanti, ... e i colori... e il tutto in concomitanza con la fatica, il fiatone, il battito del cuore, il silenzio ... Buone corse! |
05/12/07, 17:24 | #14 |
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Uao, amico Turco, ho letto solo adesso... che ******!
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05/12/07, 20:00 | #15 |
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Leggo e il cuore batte, condivido ciò che hai scritto, condivido la passione .....grazie..ben tornato!!!!!!!!
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05/12/07, 22:20 | #16 |
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Non riesco a capire come riesci a mettere a nudo i sentimenti e come fai a renderli comprensibili a tutti in questo modo.... quando racconti qualcosa sembra davvero di viverla con te....
Complimenti Amico mio... davvero Complimenti.... |
06/12/07, 08:37 | #17 |
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Turco, ma sei come Aldo Rock di RadioDJ!?!??!
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06/12/07, 18:34 | #18 | |
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Turco...hai risvegliato in me il piacere della corsa...l'altro giorno il mio capo, che oramai ha come scopo quello di battere Linus di Radio Deejay , ha partecipato alla Milano City Marathon...era la sua prima corsa da 42km...ci ha messo 4:24, non sembra un gran tempo...ma in meno di un anno e a quasi 50anni...direi che è un ottima cosa! Le sue emozioni e i tuoi racconti sono uno stimolo per me... spero non troppo tardi di potervi raccontare almeno di una mezza maratona ... |
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07/12/07, 15:55 | #19 |
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grazie per aver scelto di condividere con noi queste sensazioni
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08/12/07, 12:06 | #20 |
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Omaggio al Dorando Pietri "de noialtri" e... grazie!
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