SAX

Di niente. Ti posso raccontare il mio scenario?
Una estate di qualche anno fà ho percorso quei luoghi a piedi. Ho sudato con pochi ragazzi (che avevo sotto la mia responsabilità) passo dopo passo, quando una giornata di sole si è trasformata in tempesta proprio mentre stavamo scalando il versante provenendo da Norcia. Abbiamo schivato i fulmini prima di arrivare alla vetta e accamparci all'addiaccio sotto la tettoia del rifugio. Esperienza indimenticabile. L'alba del giorno seguente è stata una delle più belle esperienze visive di tutta la mia vita. Abbiamo percorso un sentiero che sovrasta il Pian Grande: tutto era sommerso dalla condensa divenuta nebbia. Tutto tranne noi, i nostri piedi e quelle vette da te fotografate. Sopra il nostro sguardo c'era un gran cielo limpido, sotto i nostri piedi solo nubi: la natura si mostrava a noi segretamente, con una bellezza così sublime che ancora ho i brividi a ripensare quei luoghi vissuti con uno zaino stracolmo che però sembrava così leggero. Non paghi di tutto ciò, la notte seguente abbiamo deciso di dirigerci verso una grotta che era segnalata nella mia cartina topografica, dove poi abbiamo dormito, sempre all'addiaccio. Le pareti di roccia facevano da cornice ad una luna stanca e a tante stelle estive. Ricordo di aver mangiato un risotto al timo selvatico quella sera.


P.s.: effettivamente quei svariati kili di tende potevamo anche risparmiarceli