INCIDENTE:Tamponamento
MOTOCICLO:Cimatti 50 (velocità massima 95 km/h in pianura).
PERIODO: 1970
LIVELLO ESPERIENZA
lo - 10000 km
EFFICIENZA MEZZO:scarsa/gomme liscie, e freno posteriore finito
CONDIZIONI AMBIENTALI:calda giornata estiva
CONDIZIONI MANTO STRADALE: asciutto
CONDIZIONI DI TRAFFICO: traffico intenso per l'epoca.
LUOGO : Centro abitato di Chiusi Scalo
DINAMICA E CONCLUSIONI: in jeans maglietta e senza casco (a quei tempi non l'aveva nessuno) a velocità eccessiva (80 km/h di contachilometri in centro abitato), mi accorgo che una fiat 500 mette la freccia e parte, sorpassa una fiat 600 ferma sul ciglio della strada per poi tornare a destra senza però togliere la freccia. "Il solito rin*******ito che ha dimenticato la freccia..." penso mentre mi accingo a superarlo.
Non era rin*******ito e non aveva dimenticato la freccia perché si è portato sul centro strada per poi girare a sinistra. Ho cercato di evitarlo a dx frenando con il freno davanti (quello dietro era finito) e invece di centrarlo in pieno ho preso il paraurti. Il motorino è rimasto incastrato tra il terreno e la marmitta e io ho spiccato il volo sopra il tetto della macchina atterando sulle mani. Dopo aver provato per una decina di metri a fermarmi (ed aver consumato la pelle delle mani, dei gomiti dei fianchi e dei ginocchi) ho cominciato a ruzzolare provocandomi lividi ovunque. Alla fine mi sono fermato e con orrore ho constatao che il motorino aveva le ruote che si toccavano e che nel fianco avevo un buco dal quale fuoriusiva sangue in abbondanza.
Ulteriori commenti sono superflui.
Arrivato a casa (accompagnato dallo sventurato al quale avevo semidistrutto la macchina), ho riscosso il resto...
Unica nota positiva: mio padre, previdente e conoscendomi aveva stipulato una assicurazione (anche se non era obbligatoria come ora), tale da coprire anche eventuali stragi!