Rinviato il gustoso giro sulla Sila a causa delle gufate di Ajeje il cui corpo sarā casualmente ritrovato martoriato in occasione del giro quando si farā, il gruppone puglico decimato a causa di infantili refrattarietā all'acqua piovana (helios), a manopole scollate *appositamente* per avere una buona scusa per non aggregarsi (wyder78) e a silenzi dissensi (cts) si ripiega per un giretto qua e lā in Basilicata.
Tutto sommato iniziamo bene
Mezz'ora di ritardo del faccendiere zen e ulteriori 10 minuti (sempre del suddetto) per capire come funziona il banale parcheggio di un centro commerciale
Zen vieni qua che te lo rispiego: c'č un ingresso e UNA uscita
Il tempo č sempre incerto, alcuni nuvoloni ci accompagnano nel tragitto verso Matera dove inspiegabilmente ad appena 60 km dalla partenza Zen ha bisogno di una pausa. Ad una certa etā č comunque giustificabile
Finalmente capiamo dove andare: prendiamo la ss7 fino alla zona di Cupolicchio per poi decidere dove andare.
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L'idea a questo punto č di andare a mangiare a Pietrapertosa, ma toh! Un cartello accende la nostra indole alla Indiana Jones: "Rovine di Campomaggiore vecchio". E sia! La strada conduce al sito di Campomaggiore vecchio, cittā abbandonata in seguito ad una frana. Il sito č recintato ma cosa c'č di meglio per vedere all'opera un tipico esemplare di Homo Scemus Zenum??
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Ma cosa sta facendo?!?!?!?!?
Vabbč... Facciamoci un giretto per questa cittā fantasma che č meglio.
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Da notare che in questo sito storico č stato ritrovato il cranio di un altro esemplare di Homo Scemus Zenum tale e quale a quello che mi porto appresso!!!
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Ritornati sulla retta via proseguiamo per raggiungere il meritato ristoro ma.... stava andando tutto bene ma ecco che il maldestro Zen corre a rimettere le cose in ordine
La sua splendida moto č giā in riserva
Nefasti presentimenti si affacciano alla mia mente memore di antiche scene raccapriccianti. Ed eccoci quindi alla disperata ricerca del benzinaio perduto. 20 km di Basentana ci allontanano da Pietrapertosa ( quando sono ormai passate le 14 e il mio stomaco giustamente ha qualcosa da ridire.
Ci fermiamo dunque ad un benzinaio mistico. Ovviamente mica possiamo incontrare gente normale. Il benzinaio (subito ribattezzato stuedk
) č un tipo un po' alla buona che mentre fa benzina a Zen (strano che non gli abbia ficcato la pistola della pompa in bocca piuttosto che nel tappo del serbatoio
) grida all'amico "Sai tu dov'č Dakar?" con una voce un po' africana e un po' ubriaca e alla risposta negativa (giustamente!) insiste: "Dakar! Vicino a Madagascar!"
E quando finisce il rifornimento, tenendo la pistola per il tubo la sgrulla avanti e dietro come se avesse finito di... ehm... urinare!
Finalmente riusciamo a scappare e decidiamo che č inutile tornare indietro ma proviamo ad andare a Pignole per mangiare qualcosa. Direi che ne č valsa la pena:
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Ovviamente dopo pranzo cerchiamo di riguadagnare la sella dei nostri destrieri rotolandoci e trascinandoci fuori dal ristorante. Ma l'ultima volta non avevamo detto di mantenerci leggeri?!?!?!
Durante il rientro a causa dell'asfalto umido per la pioggia che sembra precederci (da notare caro Helios che non abbiamo preso una sola goccia di pioggia
) decidiamo di prendere subito la Basentana che ci porta velocemente a Matera e poi a casuccia.