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Vecchio 17/11/09, 07:13   #9
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predefinito Re: Fap e dpf: problemi annessi

Ciao,

non sono d'accordo con Urano, perchè la differenza tra DPF e FAP c'è eccome; come giustamente detto è un marchio registrato dal gruppo PSA, ma, come ho scritto, il DPF non aggiunge al gasolio la cerina, quindi la rigenerazione avviene ad una temperatura superiore rispetto al FAP (600°C il DPF contro i 400°C circa del FAP) ed è proprio questa ragione che ha creato problemi ai DPF e molti meno ai FAP. Inoltre non è affatto vero che quando viene rigenerato il filtro viene buttato fuori tutto quello che era stato in precedenza bloccato; viene alzata la temperatura nel filtro proprio per bruciare il particolato, poi certo che non è una combustione totale e qualcosa viene immesso nell'aria ancora sotto forma di particolato, ma da prove effettuare anche da quattroruote qualche anno fa, con il filtro il particolato veniva abbattuto in maniera sostanziale. Poi i filtri hanno sicuramente dei margini di miglioramento molto ampi ( mi sembra che comunque gli attuali abbattano già anche le Pm2,5), ma almeno non si vedono più in giro quegli odiosi cannoni neri che venivano fuori da certe macchine (Volvo in testa, tanto per citarne una), quindi a qualche cosa i filtri serviranno. Poi chiaro che dietro ai filtri ci sono anche delle strategie commerciali, però, se è stato reso obbligatorio per le Euro 5, credo che non sia tutto "fumo" negli occhi.

Jack
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