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Vecchio 20/04/12, 15:44   #456
lelesamba
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predefinito Re: Il ritorno al nucleare.

Quote:
nessuno (e credo neanche te) voglia una centrale vicino a casa propria......o sbaglio
Sinceramente, e ripeto, sinceramente, io alla costruzione di una centrale nucleare nella mia zona non avrei niente in contrario. Con le dovute distanze obbligatorie e i dovuti accorgimenti, obbligatori anch'essi [e qui non si sgarra], l'abitare affianco a una centrale vorrebbe dire abitare in una zona in cui saranno investiti parecchi soldi e si creerà parecchio lavoro.

E' appurato ad esempio che il rischio di leucemie causate dalla residenza nei pressi di una centrale nucleare è minore del rischio di leucemia nel caso di residenza in una grande città. Non riesco a ritrovare la fonte attendibile di questo studio, appena potrò posterò l'articolo..

E come ho detto qualche post sopra, quoto in pieno pa87ge.. L'italiano medio ne sa una sega bucata del nucleare, degli investimenti necessari, dei rischi e non rischi del caso. Io conosco il problema superficialmente, figuriamoci la massaia friulana [giusto per non fare discriminazioni territoriali] o il 18enne grillino.
Perchè, a quanto mi risulta, nessuno, e ripeto, NESSUNO di noi è stato chiamato a fare un referendum per appoggiare o meno il decreto SalvaItalia. O un referendum per far passare o meno il progetto della riforma del lavoro varato dal governo. Come mai? Perchè solamente lo 0.5 % della popolazione italiana ha le conoscenze materiali oggettive necessarie a valutare l'andamento dell'economia di un Paese e le misure da adottare [che siano condivisibili o meno poco importa al fine del discorso]. L'esperto può sempre provare a far capire all'inesperto il suo punto di vista e le motivazioni di tali o altre scelte, ma far cambiare idea a una persona è la cosa credo più difficile che esista sulla faccia della terra. Sopratutto se dietro quella persona c'è un intero mondo di disinformazione gratuita e casuale volta solamente a risvolti politici.

Anche il discorso "Non possiamo fare le centrali perchè siamo in Italia e qui c'è la mafia e le amicizie e le raccomandazioni e mia zia che ci fa la cresta" mi fa andare in bestia. Obestia, ma siamo davvero arrivati al punto che invece che crederci per davvero, invece che combattere per qualcosa che riteniamo indispensabile per il nostro futuro, ci arrendiamo davanti alla paura di infiltrazioni mafiose o raccomandazioni?!
Si decide che si fa il nucleare?! Bene! Questo deve essere a prescindere da eventuali questioni esterne. Una volta deciso si fanno i conti. Io non sono esperto di gare d'appalto, bandi pubblici e assegnazione di commissioni ma porca paletta.. questa è l'occasione per dire: facciamo qualcosa che funzioni, mettiamo in campo gente che sa fare e non parlare, triplichiamo i controlli e le pene in caso di qualcosa che vada storto.
Non si può realisticamente porsi davanti a qualsiasi cosa dicendo: "naaa non la facciamo, non vale la pena, tanto c'è la mafia.." porco diaz, è una castrazione assurda! Ci crediamo davvero nel futuro dell'Italia si o no? E allora impegniamoci e basta.
Perchè allora cosa mi trattiene ancora qui in Italia quando la Svizzera è a 2 passi con i suoi stipendi di lusso e la benzina a basso costo? Cosa mi trattiene se tutto i miei progetti futuri sono troncati dal "eee ma tanto c'è la mafia, meglio non fare niente.."?!
lelesamba non  è collegato   Rispondi quotando