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Vecchio 13/08/19, 11:59   #29
El_Ventu
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predefinito Re: Riscaldamento corretto motore? (da moto.it)

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Originariamente inviata da akki88 Visualizza il messaggio
Bah alla fine ci sono tanti modi per riscaldare la moto prima di partire, dipende sempre dal tipo di moto, dalla temperatura esterna ecc ecc.

Io ad esempio la accendo, metto casco, guanti chiudo il garage, aspetto un altra 30 di secondi e poi la porto a folle a 2000-2500 giri, mantenendola così per un altra 30 ina di secondi in modo da far salire un pò la temperatura dell' H2O.

Poi parto piano e continuo ad andare piano per almeno 3-4 km.

Le moto del mondiale sbk ad esempio hanno una sequenza di operazioni da fare lunghissima: prima smontano le parti inferiori delle carene e riscaldano il motore con un phon industriale, poi l'accendono.

Una volta avviata aspettano che l'acqua arrivi a 80° C, e rispengono la moto in modo che il calore si trasmetta al motore.

Poi dopo un paio di minuti la riaccendono.

---------- Post added at 12:30 ---------- Previous post was at 12:24 ----------

Ps ovviamente tutto questo viene fatto per più ragioni, ad esempio per via dei carichi termici, gli organi di un motore sono sottoposti a varie forzanti (inerzia, carichi effettivi, carichi termici), considerate che i termici come entità sono relativi però essendoci dei vincoli si vengono a creare delle tensioni residue.

Il riscaldamento improvviso potrebbe andare a comportare tensioni residue elevate e dunque potrebbe essere causa di una nascita di una microcricca, che ovviamente poi andrebbe a crescere e propagarsi.

In realtà però tutto questo è relativo, il punto è che un'olio non in perfetta temperatura non è in grado di svolgere la sua funzione.
I motori da competizione hanno giochi di accoppiamento talmente stretti che se avviassero il motore direttamente da freddo i pistoni si inchioderebbero nelle canne in pochi secondi.
Un motore stradale invece deve potersi avviare anche a 20° sotto zero e beccarsi una partenza abbastanza allegra senza bloccarsi, quindi i giochi (e non solo, la stessa progettazione del motore, quindi il disegno in se, specie della termica) sono abbondantemente diversi.

---------- Post added at 12:59 ---------- Previous post was at 12:27 ----------

Gli unici mezzi che scaldavo al minimo erano i diesel a precamera che avevo in passato, e solo nelle giornate fredde.
Una era una Punto TD, che scaldavo qualche minuto solo perché...la alimentavo a olii vegetali vari, e col freddo mi serviva che il circuito di raffreddamento si scaldasse per scaldare, tramite scambiatore di calore e resistenze, il combustibile.

L'altro era il ducato camper, un 2.5 aspirato da 70cv...che era praticamente impossibile scaldare in marcia chiedendogli poca potenza, vista la mole e l'aerodinamica da condominio in pratica si viaggiava sempre a tavoletta...��

Su quei motori si paga lo scotto di diluire un po' l'olio motore, sacrificio da fare sull'altare della salvaguardia della testata, che vista la complessità data dalla presenza della precamera è alquanto fragile.

Sugli altri motori avvio e parto piano, compreso l'XL, che con i suoi 13cv ha un rapporto peso/potenza simile al camper ��
Ma quello parte senza tirare l'aria anche sottozero...
Basta dare due accelerate a motore spento per azionare la pompetta di ripresa, dopo 20" che gira è abbastanza caldo da viaggiarci, a filo gas, senza grandi scompensi di carburazione. ��
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