Ciao a tutti
(Giro fatto ieri mattina: 19-02-2011, ho dimenticato di scriverlo nel titolo)!
Parallelamente ai giri con gli amici del gruppo campano e non, mi capita spesso di ripercorrere, da solo, gli stessi itinerari fatti in compagnia, ma stavolta ho vissuto il giro, seppur breve, in maniera quasi ideale, per questo scrivo questo report
!
Cioè, sono riuscito a staccare veramente la spina dalla solita routine, dallo stress e inca..atura del lavoro e ho girato pensando solo a godermi la passeggiata, i paesaggi, la natura e a non preoccuparmi di essere “sopportato” dalla moto che, con pazienza, si arrangia tra le curve ostiche, ma di essere accompagnato da una moto amica, che volentieri, mi ha fatto andare tra le curve amiche
Decido di fare un itinerario fattomi conoscere dall’amico li.fa e 2 suoi amici, cioè salire sul monte Fusco, detto Civita (750 m s.l.m.), del gruppo montuoso dei monti Aurunci, inserito in un parco nazionale dove abbonda la vegetazione, gli animali, resti archeologici di città e popoli antichi, vari percorsi per gli amanti del trekking, e dove, in cima a questo monte, c’è un santuario, meta di pellegrinaggi da molte parti d’Italia e dalla cui piazza antistante si può ammirare un ottimo doppio panorama!
Parto alla volta di Formia, sosta tecnica
(pipì, caffè..) e, come siparietto, assisto divertito alle pacate conversazioni politiche
,
di alcuni avventori del bar annesso all’area di servizio!
Faccio poi rifornimento di oro verde liquido
(benzina) e, dopo aver pagato, il benzinaio si toglie il passamontagna ed il mitra
Riparto per Itri e giunto lì, proseguo per Pico, anche se devo svoltare molto prima per andare verso il Santuario della Madonna della Civita e, complici la bella giornata, l’asfalto buono e la quasi assenza di veicoli, è stata una goduria, anche se erano pochi chilometri.
Dalla piazza del santuario si vedono, dall’alto, ovviamente, da un lato, Itri e Sperlonga, attorniate da montagne e mare, dall’altro lato, Fondi e Terracina, contornati dalle montagne, dalla pianura e come sfondo il mare.
Riparto per Itri, ma siccome non ho fretta e ho fatto pochi km di curve, decido di ripercorrere, per l’ennesima volta, la strada che porta a Sperlonga, ingaggiando una sfida con un gruppo di potenti….ciclisti
, dati per dispersi all’ultimo giro d’Italia: loro avranno anche chiuso gli pneumatici su quelle discese per Sperlonga, ma io stavolta li ho superati, facendo vedere loro come si guida…una bicicletta
!
Mi sono fermato un po’ prima della cittadina milionaria (superenalotto) per ammirare, da un po’ più su, l’insieme del panorama e della cittadina con tutto il resto attorno!
E’ il momento di ripartire per tornarmene a casa, ma, anche se ho fatto solo una trentina di km di curve , a parte i quasi 200 km per andare in quei luoghi e tornare, per me va bene comunque, l’importante è riuscire a girare con la mentalità giusta e avere qualche ora di relax: in ritardo, ma l’ho capito (meglio tardi che mai)
Anche se probabilmente nun ve ne po’ fregà de meno di quanto ho scritto
, mi andava lo stesso di riportare quanto vissuto in questo mega- giro
Ciao e buone cose a tutti