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Vecchio 09/07/17, 10:37   #32
cts
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predefinito Re: Voglio condividere con voi un fantastico cellulare per motociclisti CONCRETI!

GIUDIZIO DINAMICO



BATTERIA E AUTONOMIA
Batteria. La batteria è una 5100 mAh non removibile (brutta caratteristica che sta prendendo piede, questa).

Autonomia. I risultati sono ottimi. Non sempre ad una buona batteria è abbinata una buona autonomia, ad esempio se il processor non è particolarmente a punto. Sul Lenovo P2 il rischio di avere “un serbatoio grande per la benzina ma un consumo poi esagerato e quindi un’autonomia modesta” non c’è. Con un utilizzo intenso si riuscirà probabilmente ad arrivare alla fine della propria giornata con ancora metà della batteria, che permetterà di arrivare quindi a due giorni pieni. Con un utilizzo moderato non sarà difficile fare quindi 3 giorni con una singola carica, se non anche qualcosa in più.


Ricarica. Il Lenovo P2 supporta la tecnologia Qualcomm Quick-Charge 3.0 a 24W e viene venduto con in dotazione un carica batteria rapido (24W rapid charger), 5V 2A, 7V 2A, 9V 2A, 12V 2A.
Utilizzando il carica batteria veloce originale di Lenovo P2 i tempi di ricarica sono questi:
dal 15% al 43% in 23 minuti;
dal 15% al 79% in 55 minuti;
dal 15% al 92% in 82 minuti;
dal 15% al 100% in 113 minuti.
Questo significa che da cellulare completamente scarico ci voglio solamente 2 ore circa per caricare al 100% la batteria da 5100 mAh. Per Lenovo P2 è record non solo come autonomia ma anche come tempi di ricarica veloce.
È possibile utilizzare Lenovo P2 come caricabatteria portatile e quindi utilizzarlo per ricaricare altri smartphone utilizzando l’adattatore micro USB – USB in dotazione.


Software. Sul Lenovo P2 la gestione del consumo della batteria è abbastanza semplice, andando in “Impostazioni - Gestione alimentazione” troviamo queste voci: - Risparmio batteria”, è possibile attivarla oppure disattivarla, di default è disattivata.
- Gestione app sullo sfondo”, ecco un esempio di errata traduzione, praticamente si tratta della “gestione applicazioni in background e avvio automatico”. Se attiva l’applicazione non può essere avviata automaticamente e quando si spegne lo schermo tutti i processi legati all’app verranno chiusi, in caso di problemi di ricezione notifiche per una applicazione è bene verificare che il pulsante sia su off.
- “Ottimizzazione batteria”, di default tutte le applicazione, tranne il Google Play Services, sono ottimizzate per il risparmio energetico; se ci sono problemi con le notifiche è possibile disattivare il risparmio energetico per ogni singola applicazione, per fare questo è sufficiente toccare su “Senza ottimizzazione” scegliere “Tutte le app”, quindi toccare l’app interessata e selezionare “Non Ottimizzare”.

DISPLAY. Lo schermo, oleofobico, è multitouch 10 punti, buona la sensibilità al tocco anche con l’utilizzo della tastiera di Google.
L'elevata luminosità (415-430 lux misurati) permette di avere sempre una vista ottimale ed un contrasto elevato, anche alla luce diretta del sole.
Molto ampio anche l’angolo di visione anche se, vista la natura di questo pannello, c’è una leggera variazione dei bianchi ad inclinazioni più accentuate. I colori sono comunque ben bilanciati e tramite impostazioni possiamo anche scegliere una modalità che li rende un po’ meno saturi. (andando in Impostazioni - Schermo” è possibile modificare la modalità colore tra “Vivace” e “Normale”).
Una modalità notturna consente di limitare la retroilluminazione del pannello ma non viene filtrata la tonalità blu come visto su altri smartphone.
In generale non arriviamo ai livelli dei pannelli Samsung che hanno ancora qualcosa in più come fedeltà e bilanciamento dei colori, ma siamo davvero su un livello ottimo.
Sulla parte frontale troviamo l’ampio display da 5,5 pollici Super Amoled protetto da un vetro leggermente curvo ai bordi (tipo 2.5D) che come detto è un Corning Gorilla Glass 3, il display è inserito all’interno di un involucro in plastica il quale a sua volta è inserito all’interno della scocca in metallo. Non c’è continuità tra vetro e scocca in metallo. Ovviamente essendoci un vetro leggermente curvo questo sporgerà dal telaio.
Sotto lo schermo troviamo il tasto home fisico che contiene al suo interno il sensore di impronte digitali, non sono presenti i tasti capacitivi (soft touch) indietro e app recenti che sono a video.



FOTOGRAFIE E RIPRESE VIDEO
Ecco qui il vero difetto del Lenovo P2: la multimedialità è solo sufficiente.


Fotocamera posteriore. Le specifiche non aiutano a capirlo, ma la fotocameraè abbastanza lontana per qualità dai top di gamma. La camera sul retro è una 13 megapixel, realizzata da Sony. Apertura f/2.0, 5 lenti, pixel da 1,12 micron in grado di scattare foto con una risoluzione di 4160 × 3120 pixel.
Però nonostante il sensore raggiunga i 4K, le foto scattate con Lenovo P2 in presenza di condizioni di luce ottimale sono solo discrete, sicuramente su uno smartphone di questo livello ci si aspetta qualcosa di più. Si potranno quindi scattare fotografie (accettabili poiché c’è un po’ di difficoltà nel gestire le luci forti e qualche volta le foto mostrano qualche artefatto di troppo) più che altro adatte per essere condivise sui social network.
Va detto che i dubbi sono relativi più che altro alle foto in notturna, sulle quali non si può che concedere la vittoria a terminali molto più costosi. Infatti quando la luce cala, è praticamente impossibile con questo dispositivo tirare fuori degli scatti decenti, lo smartphone fatica a mettere a fuoco e quando ci si riesce il rumore è davvero molto, tanto che si fa fatica a distinguere gli elementi, insomma c’è qualcosa che non va.
E’ l’unico, piccolo/grande difetto di un telefono che vale molto più della fascia di prezzo in cui si trova. Se non c’è bisogno di una camera premium, non si vedono i motivi per non consigliarlo.

Fotocamera frontale. Da 5 megapixel, di marca Omnivision, ha una risoluzione accettabile e i risultati (autoscatto, selfie) sono sufficienti (anche qui un po’ di difficoltà nel gestire le forti fonti di luce ma ci può stare, i visi invece sono abbastanza naturali anche se a luce bassa la qualità peggiora non poco) per essere condivise sui principali social.

Videocamera. Più che discreti i video, in condizione di buona luminosità, registrati fino alla risoluzione massima di 4K a 30 fps con codifica H.264 (AVC), però i video demo per le TV 4K, H.265 (HEVC), 24 fps un blogger non è stato in grado di riprodurli (non può registrare video con risoluzione 1080p a 60 fps), anche se Snapdragon 625 supporta la registrazione e riproduzione di video con codec H.265.
Comunque vale lo stesso discorso fatto per le foto: di sera il tutto diventa ingestibile, il software alza in maniera eccessiva ISO e tempi e il risultato non è quello che ci si aspetterebbe.
I colori sono abbastanza fedeli alla realtà, buono il bilanciamento del bianco, la stabilizzazione è solo digitale.
La messa a fuoco è di tipo PDAF (Phase Detection Autofocus) non è di tipo continuo ma in generale è veloce, solo alcune volte sembra non funzionare correttamente e impiega diversi secondi per la messa a fuoco.
Nei video si sente la mancanza della stabilizzazione ottica (OIS) è presente solo una stabilizzazione digitale (EIS) che è possibile attivare solo con la registrazione di video in Full HD, mentre è assente con la registrazione di video in 4K, sinceramente non la ritengo molto utile.
Buono l’audio catturato durante la registrazione dei video quando si tratta di registrare delle voci, mentre è di scarsa qualità se si registra della musica da una cassa portatile.

Software. L’app fotocamera (stock) è abbastanza completa.
Presenta i pulsanti per accedere alle impostazioni, flash (automatico, attivo, disattivato), switch con la fotocamera anteriore, funzione “Smart” attiva, disattivata) descritta in seguito, modalità di scatto, modalità registrazione video, galleria e ovviamente il pulsante di scatto.
Non ci sono particolari gesture da poter fare nella schermata principale della fotocamera stock, l’unica possibile è uno swipe verso sinistra per accedere alla galleria.
Manca la possibilità di attivare, disattivare la funzione HDR, mentre abbiamo la possibilità di attivare/disattivare una funzione chiamata “Smart” che, lasciando la scelta al telefono per selezionare la scena preferita, racchiude in sé l’HDR e che quindi è in grado di capire (non sempre) il tipo di scena che si sta fotografando, il tipo di illuminazione, ecc.
In vari casi si attiva quindi una specie di HDR automatico, però poco efficace e lento nello scattare. La presenza di uno specifico HDR automatico avrebbe sicuramente aiutato.
Le altre funzioni prevedono l’HDR artistico (con vari effetti fra cui scegliere) e la modalità manuale.
Le modalità di scatto sono quindi: Pro, Panorama, Paesaggio notturno artistico, HDR Artistico, Movimento rapido e Rallentatore. Manca il Time Lapse.
Nella modalità Pro è possibile intervenire manualmente su seguenti parametri:
  • bilanciamento del bianco, automatico, luce incandescenza, luce diurna, luce neon, nuvoloso, tramonto, ombra, luce calda;
  • ISO, automatico, 100, 200, 400, 800, 1600;
  • messa a fuoco automatica oppure manuale da macro a infinito;
  • velocità di scatto, automatica, 1/3200, 1/1600, 1/800, 1/400, 1/125, 1/60, 1/15, 1/5, 1/2 e 2/3;
  • compensazione dell’esposizione, da -2 a + 2;
  • In impostazioni è possibile scegliere la risoluzione della foto solo tra Massima” e “Normale”, mentre per le proporzioni è possibile scegliere tra 4:3 (risoluzione massima), 16:9, 1:1.
In ogni caso chi acquista consapevolmente Lenovo P2 non lo farà di certo per la qualità della fotocamera!
A questo punto c’è da chiedersi: meglio Lenovo P2 o il “cugino” Moto Z Play?
Hanno quasi le stesse caratteristiche, ma il Moto Z Play vince solo dal lato fotografico visto che la batteria più duratura è quella del Lenovo P2 (quella del Moto Z Play è di 3510 mAh ), Moto Z Play ha 1GB di RAM in meno e costa una settantina di euro in più. Il Moto Z costa più di altri smartphone, probabilmente per la possibilità di aggiungere i Mods (i Mods sono add-on fisici che trasformano uno smarphone in proiettore, stereo, ecc.).

Continuando il confronto in casa c’è da chiedersi: meglio Lenovo P2 o il “cugino-clone” Zuk Z2?
A Zuk Mobile la Lenovo chiuderà i battenti, ma il P2 e lo Z2 ci sono una novantina di euro a favore del secondo (il costo inferiore dello Zuk è dovuto all'essere un prodotto import), il Lenovo P2 ha lo schermo Super Amoled Full HDe lo Z2 no,la grandezza del display di 5,5 pollici contro 5 e la batteria ancora più capiente (quella dello Zuk è già ottima). Lo Zuk ha il resto dell’hardware (processore soprattutto) migliore ma non il firmware e la garanzia.

Continuando nei confronti ma stavolta fuori casa, l’Asus Zenfone 3 Max di cui parlavamo nell’introduzione ha una memoria interna più grande (64 GB contro 32 GB) e una migliore fotocamera. Costa una settantina di euro in meno, tuttavia ha una batteria inferiore, nonostante abbia fatto rilevare ottimi risultati in termini di autonomia.

Continuando nei confronti sempre fuori casa, il Nubia N1 presenta un sensore di impronte posteriore e non frontale, il pannello è LCD IPS e non Super Amoled Full HD, processore Helio P10 che perde nettamente il confronto con lo Snapdragon 625. Il Nubia N1 si rifà sul fronte della qualità fotografica (c’era da aspettarselo), è vicino alle straordinarie prestazioni della batteria del Lenovo P2 (5000 contro 5100 mAh) e vince sul prezzo (circa 45 euro in meno).


SISTEMA OPERATIVO E USABILITÀ SOFTWARE
Android è presente nella versione 6.0.1 Marshmallow ma si aggiorna senza problemi a 7 Nougat.

Il capitolo aggiornamento merita un approfondimento
L’aggiornamento (ce n’è uno iniziale di 78 MB) permette di risolvere un problema nella ricezione delle notifiche, infatti quando il Lenovo P2 pre-aggiornamento era in standby da un po’ di tempo, non arrivavano alcune notifiche (più che altro quelle di Gmail). Il problema, come spesso accade in questi casi, era legato alla gestione del risparmio energetico, infatti non si presentava quanto il Lenovo P2 era sotto carica. Ricordiamo che inizialmente gli utenti più avanzati a febbraio 2017 avevano scoperto che era possibile risolvere il problema installando l’applicazione “Disable Doze” (Per poter vedere il link devi essere Registrato). Il Doze è un sistema di Android che si attiva in automatico quando lo smartphone è in standby, congelando le applicazioni in uso. Il telefono dovrebbe riattivarsi solo per effettuare la sincronizzazione dei dati o per ricevere le notifiche. L'aggressività del Dozeutilizzato da Lenovo per la gestione della batteria si attenuava entrando in “Gestione alimentazione”e selezionando in avvio automatico solo le app che più interessavano, disattivando tutte le altre. Poi dal centro notifichesi attivavano solo le notifiche delle app più importanti come per esempio Gmail. Ovviamente con “Disable Doze” non si avevano più nessun problema di notifiche ma tuttavia le app, non andando più in ibernazione durante lo standby, riducevano la durata della batteria.
Altri utenti lamentavano un problema di blocco della frequenza CPU a 1689 MHz, per ripristinare il normale funzionamento delle CPU a frequenze minori era necessario riavviare il Lenovo P2, per verificare se il loro Lenovo P2 aveva le CPU bloccate alla frequenza di 1689 MHz utilizzavano “CPU-Z”, Per poter vedere il link devi essere Registrato).
A marzo 2017 è stata resa disponibile per il download la TWRP Recovery Ufficiale versione 3.0.3-0 per Lenovo P2 P2a42. Maggiori dettagli su dove scaricare la TWRP Recovery e su come andava installata si possono leggere sulPer poter vedere il link devi essere Registrato (per flashare la TWRP recovery occorreva avere il Bootloader sbloccato).


Il 28 marzo 2017, sul forum Lenovo gli utenti che il 28 marzo 2017 hanno ricevuto l’aggiornamento OTA ad Android 7.0 Nougat (1957 MB) per il Lenovo P2; l’aggiornamento è stato dal firmware P2a42_S062_170117_ROW al P2a42_S232_170320_ROW.

In ogni caso è consigliabile, dopo l'aggiornamento di Nougat, effettuare una pulizia della cache di alcune app Google che mostrano qualche problema.

Il P2 è personalizzato con l’interfaccia Lenovo VibeUI, un’interfaccia utente che non stravolge l’esperienza stock (predefinita) della piattaforma di Google ma la arricchisce con diverse funzionalità. L'utilizzo di questa interfaccia è decisamente piacevole. Per quanto riguarda le altre app presenti, queste si aprono velocemente e come app predefinite molte sono quelle di Google, ad esempio Chrome come browser, Play Musica come player audio, Google Foto per le immagini ecc. Chrome funziona molto bene è molto fluido anche quando si aprono pagine pesanti ma tuttavia è da sostituire immediatamente con il più funzionale Mozilla Firefox (Per poter vedere il link devi essere Registrato) se si vuole utilizzare la possibilità di sincronizzare i propri dati con altri PC o tablet.
Completamente personalizzabile anche la tendina delle notifiche (le voci presenti nel menu a tendina Quick Setting possono contenere fino a 13 toggle rapidi) e la barra di stato su cui possiamo anche visualizzare la velocità della rete.
In Impostazioni - Pulsante di sistema - Combinazione e sequenza menu di navigazione” si ha la possibilità di configurare i tre pulsanti a video (indietro, schermata principale e attività recenti) in modo che siano sempre visibili sullo schermo oppure in modo che siano a scomparsa, è possibile anche scegliere come ordinarli.
Da qui è possibile anche impostare il sensore d'impronta digitale in modo da sostituire i tre tasti a video, come sugli smartphone Meizu, quindi con un tocco si torna indietro, con un tocco prolungato vengono mostrate le applicazioni recenti, con una pressione si torna alla schermata home e con una pressione prolungata si avvia Google Now.

In Impostazioni - Funzione” si ha la possibilità di attivare o disattivare alcune funzioni come (menu “Istantanea”) la scelta di scattare una foto da schermo spento premendo velocemente due volte il tasto volume + o volume - (comunque si può premere due volte velocemente il tasto “power” per accedere alla fotocamera), oppure effettuare un doppio tocco sullo schermo spento per attivarlo (ma non per spegnerlo).


In Impostazioni - Schermo -Screensaver” è possibile scegliere di mostrare l’orologio quando il device è in standby, ma solo durante la ricarica.


In Impostazioni - Centro notifiche”, si ha la possibilità di scegliere le icone da mostrare o non mostrare nella barra di stato. Tuttavia la gestione delle notifiche poteva essere migliore, nel senso che quando arriva una notifica a display spento questo rimane spento: si illumina il LED della notifica (purtroppo, come detto, il LED di notifica risulta essere un po’ “pallidino”, poteva essere sì più luminoso) e si sente il suono associato alle notifiche ma lo schermo rimane comunque spento. In Impostazioni - Schermo” troviamo la voce Notifica LED dove è possibile impostare il colore del LED RGB (7 opzioni di colore) per chiamata persa, messaggio di testo non letto, email non letta, altre notifiche non lette, inoltre è possibile disattivare il led di notifica durante un determinato intervallo di tempo, per esempio di notte.


In Impostazioni - Gestione ambiente protetto” è possibile creare un ambiente protetto, per configurare app, account, sfondi e password di schermate di blocco diversi rispetto a quelle dell’ambiente corrente, in pratica è come avere due smartphone in uno. È possibile accedere allo spazio protetto attraverso il toggle rapido dedicato (“Ambiente normale/Ambiente sicuro”). Per passare da un ambiente all'altro è necessario utilizzare un PIN o l'impronta digitale ma non è possibile fare lo switch da un ambiente all’altro semplicemente impostando uno sblocco schermo con impronta digitale differente per i due ambienti, cosa che è possibile ad esempio sui device Xiaomi.

Altre caratteristiche interessanti della VibeUI sono: è possibile attivare il pulsante flottante, “Tocco Ampio" consente di accedere rapidamente ad alcune scorciatoie tramite una piccola icona che rimane sempre visibile sullo schermo, clonare le applicazioni come WhatsApp e Facebook (questo solo se non è attivo lo spazio sicuro), quando si inserisce una scheda micro SD si ha la possibilità di scegliere se usarla come memoria principale oppure solo per l’archiviazione di file, video, foto ecc., "Scena intelligente" consente, invece, di attivare automaticamente varie impostazioni come il volume delle suonerie o l'avvio di un'app in base alla propria rete (ad esempio in casa o in ufficio), tramite tag NFC o a seconda dell'orario, in modalità “HotSpot” lascia scegliere se creare un wi-fi da 2,4 o 5 Ghz, infine viene offerta la possibilità di scegliere se utilizzare o meno l’app drawer, una modalità VR per l'uso dello smartphone con visori per la realtà virtuale (per le app che lo consentono) grazie al giroscopio che non sempre è presente nei telefoni di questa fascia di prezzo.

Ma che cosa manca alla VibeUI del Lenovo P2?
Manca la possibilità di regolare l’intensità della vibrazione, che in generale risulta essere un po’ debole, va bene come feedback aptico (cioè la vibrazione dei tasti), ma quando si riceve una chiamata e si ha attiva solo la vibrazione (senza suoneria) si può rischiare di perderla.
Inoltre alcune parti della Vibe UI non sono perfettamente tradotte in italiano.
Inoltre non è possibile avere il badge delle notifiche o badge delle applicazioni, ovvero il pallino rosso a lato dell'icona dell'app con all'interno indicato il numero delle notifiche (ma si rimedia installando un launcher diverso).

Inoltre non è possibile attivare lo spazio sicuro e contemporaneamente clonare le applicazioni.
Inoltre non è presente un accesso diretto, tramite fingerprint, allo spazio sicuro.
Inoltre la funzione protezione vista notturna non filtra la luce la blu, ma diminuisce solo la luminosità del display.


Altre mancanze sono il multiwindow, parental control, SOS Emergency Call, screen recording.


Nel complesso la VibeUI che troviamo installata sul Lenovo P2 risulta essere molto fluida e anche abbastanza personalizzabile (grazie ad alcuni temi e alla possibilità di cambiare separatamente blocco schermo, sfondi o icone).



Queste le valutazioni statiche del sistema operativo, passiamo a quelle dinamiche
Lenovo P2 ha un’ottima velocità con app e giochi anche impegnativi (lo Snapdragon 625 si riconferma campione di efficienza perché rende i telefoni fluidi, performanti ma anche con una buonissima autonomia, è il processore dell'anno 2016!). Il SoC di Lenovo P2 è lo stesso che troviamo a bordo di Xiaomi Redmi 4 Pro, di Asus Zenfone 3 (ZE552KL), Huawei Nova plus, Motorola Moto Z Play, in poch parole su phablet che coprono una fascia di prezzo che va dai 150 euro del Redmi 4 Pro ai 360 e passa euro del Moto Z Play, con il quale condivide molti aspetti.
Lenovo P2 non ha solo un ottimo processore che scalda pochissimo anche nei giochi più impegnativi (forse la temperatura massima la si sente maggiormente soltanto durane le ricariche rapide), ma ha anche un ottimo display, un GPS fulmineo, un’ottima qualità di ricezione/chiamata con tutte le bande (ma il segnale soffre se lo smartphone viene protetto da cover), va bene perfino il buetooth, mentre della fotocamera ne parliamo nell’apposita sezione, molto pratiche le scorciatoie per attivare la camera da spento (premere 2 volte il tasto del volume), luminosità automatica che funziona davvero, ricarica rapida, tasto fisico per una modalità di risparmio energetico (ma già la a modalità di risparmio energetico di Android 7 funziona bene). A proposito del tasto fisico per attivare la modalità di risparmio energetico: è molto apprezzabile in quanto si potrà più volte cambiare modalità energetica durante il giorno anche senza tirare fuori lo smartphone di tasca, permettendo di personalizzare e ottimizzare i consumi non solo quando arriverà al notte e lo si poserà sul proprio comodino.
Comunque, a quest’ultimo proposito, notare che dopo aver disattivato il tasto del risparmio energetico (posizione all’ingiù), le CPU sono molto impegnate in quanto il suddetto tasto riattiva tutte le app in precedenza chiuse. Bisogna quindi aspettare un po’ per ottenere frequenze normali.



Insomma, un telefono che ha voti ben sopra la media con un prezzo adeguato (vero affare se lo si riesce a trovare in offerta attorno al prezzo minimo indicato). Da comprare.
E se qualcuno dice che non è un telefono a prova di futuro, in quanto non ha la presa USB-C, ricordiamo che nessun telefono è a prova di futuro e comunque quando, fra un paio d'anni, tutto sarà USB-C, il problema sarà risolvibile con un semplice adattatore.



GESTURE
Le gesture del Lenovo P2
Non molte sono le gesture disponibili sul Lenovo P2.


Nella schermata home con un tocco sul pulsante centrale in basso sulla barra si accede alla ricerca app, manca quindi una ricerca globale per musica, foto, video, file ecc.


Nella schermata applicazioni recenti (quella attivabile con un tocco sul quadratino virtuale in basso) è possibile utilizzare alcune gesture.

Swipe verso il basso sull’anteprima o sull’icona dell’applicazione per bloccarla nella RAM (utile nel caso si abbiano problemi con le notifiche con quella determinata applicazione), con un altro swipe sempre verso il basso si sblocca (ma è più semplice utilizzare il lucchetto presente nella barra superiore dell’app stessa).

Swipe verso l’alto per cancellare l’app dalla memoria RAM

Tocco sulla “scopa” per liberare la memoria ram da tutte le app che vengono chiuse contemporaneamente.


Nella barra delle notifiche per espandere le notifiche bisogna fare uno swipe con due dita, dito sinistro swipe a sinistra + dito destro swipe a destra sulla notifica, per esempio in questo modo è possibile l’elenco delle ultime mail ricevute.

Modalità mano singola, si può attivare disegnando una C sulla parte destra dello schermo. Si trova sotto Impostazioni - Funzione - Micro schermo” ed è anche ridimensionabile.

Modalità silenziamento chiamata in arrivo, si può attivare mettendo il telefono con lo schermo rivolto verso il piano d’appoggio.
Comunque, come detto, si possono persino disabilitare i tasti a schermo in favore delle gesture sul tasto home.



MESSAGGI
La messaggistica mi pare che è abbastanza completa, ma io non la utilizzo mai (preferisco la tastiera del PC…) e quindi soprassiedo su pregi e difetti di tali funzioni.



TELEFONO
Audio: qualità. Buona la qualità dell’audio che viene generato dallo speaker inferiore. noi sentiamo in modo chiaro il nostro interlocutore e anche lui sentirà in modo chiaro la nostra voce

Audio: potenza. Sia in capsula sia in vivavoce il volume è superiore alla media. Lo stesso discorso si può fare utilizzando le cuffie (o gli auricolari). Anzi il vivavoce è talmente potente che si può sentire abbastanza bene l’interlocutore togliendosi al volo il casco da motociclista mentre ci si ferma per rispondere.

Dialer. Il dialer non presenta nulla di speciale , ma c’è di serie la possibilità di registrare le telefonate, anche in modo automatico e anche con la possibilità di registrare solo le telefonate da numeri sconosciuti, solo quelle proveniente dai contatti, oppure dai contatti inseriti all’interno di un elenco (contatti registrati). Tuttavia non è completissimo e a questo proposito suggeriamo l’installazione di un app come Automatic Call Recorder (Per poter vedere il link devi essere Registrato. Comunque il dialer è abbastanza intelligente e dopo un po' di chiamate inizia a suggerire bene i recapiti telefonici previsti.

Segnale: qualità.Ottima. In zone con segnale 4G scarso è buona, lo switch tra la rete 4G e 3G risulta essere veloce, non si hanno tempi morti durante i quali non è possibile navigare. In caso di scarso segnale 4G, il Lenovo P2 passa subito in modalità 3G/(DC) HSPA+ (questo per evitare che ci siano interruzioni nella connessione dati).

Segnale: quantità.Vedere il punto “Connettività” nel capitolo Caratteristiche. Gli utenti Wind, quindi, non avranno sgradite sorprese con questo completo terminale.

SIM: gestione. Anche la gestione dual SIM Standby è molto valida, con la seconda linea che va in 3G quando la prima è in 4G. E lo switch si effettua a caldo, oltre ad avere le suonerie differenziate.
Se si riceve una chiamata sulla SIM 2 mentre si sta facendo una chiamata con la SIM 1, chi chiama troverà occupato, tuttavia è possibile simulare un funzionamento tipo dual SIM Full Active attraverso il trasferimento di chiamata.
Per farlo, andare in Impostazioni - Schede SIM”, trovare la voce “Impostazioni trasferimento di chiamata tra SIM”, attivandola è possibile inserire i due numeri ai quali trasferire la chiamata, per la SIM 1 si deve inserire il numero della SIM 2, il contrario sarà per la SIM 2. In questo modo si risulterà essere sempre raggiungibili e starà al possessore del telefono decidere se rispondere alla seconda chiamata oppure no.
Comunque in “Impostazioni - Schede SIM” è possibile disattivare le SIM, la connessione dati, impostare la SIM preferita per chiamate, dati e SMS. Mentre in Impostazioni - Utilizzo dati” è possibile visualizzare un grafico con l’utilizzo dei dati SIM 1, SIM 2 e WLAN, inoltre è possibile impostare un limite dati mensile, questo per entrambe le SIM.
Non è possibile impostare limiti dati giornalieri, settimanali oppure ogni 28 giorni. Sempre in questa schermata è possibile visualizzare i dati utilizzati dalle singole applicazioni installate.


VARIE
Benchmark
Per chi ci tiene, questi i risultati dei vari benchmark.
AnTuTu v.6.2.7 64 bit: 62810
  • 3D Mark Sling Shot Extreme: 470
  • Vellamo Browser: 2942
  • Quadrant: 41801
  • GFXBench Car Chase 1080p: 199,9 Frames (3,4 fps)
  • GFXBench Car Chase 1080p Offscreen: 202,2 Frames (3,4 fps)
  • GFXBench Manhattan 3.1 1080p: 380,9 Frames (6,1 fps)
  • GFXBench Manhattan 3.1 1080p Offscreen: 384,1 Frames (6,2 fps)
  • Geekbench Single Core Score: 817
  • Geekbench Multi-Core Score: 2688
  • Basemark OS II 2.0: 1249
  • Basemark X Quality High: 10476



AndroBench per testare la velocità della memoria interna:


  • lettura sequenziale: 273,65 MB/s
  • scrittura sequenziale: 68,17 MB/s
  • lettura casuale: 37,75 MB/s
  • scrittura casuale: 25,76 MB



Codici segreti
####0000# Versione del modello
####3333# Lenovo Logger
####7777# Factory Reset


Trucchi
- Premendo contemporaneamente tasto volume + volume – e power si entra in modalità Recovery.
- Premendo contemporaneamente tasto volume + e power si entra in modalità fastboot.
- Cambiare risoluzione allo schermo da 480 a 380 dpi, di default la density è 480 (403.411 x 403.041) dpi, digitare nella finestra terminale di window:
adb shell wm density 380 && adb reboot
- Sboccare il bootloader: per poter installare la custom recovery TWRP e quindi ottenere i permessi di root è abbastanza semplice, basta seguire questi semplici passi.
  1. attivare le opzioni sviluppatore andando in Impostazioni -Info” sul telefono e toccando 7 volte su “Numero Build;”
  2. tornare al menù Impostazioni”;
  3. trovare la voce “Opzioni sviluppatore”;
  4. entrare in “Opzioni sviluppatore” e selezionare “Sblocco OEM”, inserire il proprio PIN (se impostato) e seguire le indicazioni a video, verrà inoltrata una richiesta di sblocco e si dovranno attendere esattamente 14 giorni prima di poter sboccare il bootloader .
Lo sbocco del bootloader cancellerà tutti i dati salvati e le applicazioni installate, è come un ripristino delle condizioni di fabbrica.

Sensori
Il Lenovo P2 è dotato di tutti i principali sensori, infatti a bordo troveremo:
  • Accelerometro;
  • Campo magnetico;
  • Contapassi;
  • Gravità;
  • Giroscopio;
  • Impronte digitali;
  • Luminosità;
  • Orientamento;
  • Prossimità;
  • Step detector.
Manca il sensore a raggi infrarossi.

Valori SAR
Testa 0,818 Corpo 1,650 (Europa)

CONCLUSIONE
Quali sono i suoi veri difetti?
Abbiamo esordito rammaricandoci che "non è un rugged phone!". Non possiamo certo considerarlo un difetto del telefono. Durante la nostra prova abbiamo sottolineato le sue mancanze con troppo puntiglio ma è giusto farlo quando si sborsano certe cifre per un acquisto così importante (data la sua tipologia, quasi mai il terminale sarà utilizzato come muletto di scorta).
Al momento, dunque, di tirare le conclusioni possiamo dire che lo smartphone è validissimo, molta arrosto e quasi niente fumo.
A chi contesta i valori SAR più alti della media replichiamo che le radiazioni del telefono sono nocive quanto avere in frigo una fetta di salame da più giorni.
A chi contesta la batteria fissa, non removibile (noi tra quelli) ricordiamo che purtroppo l’andazzo è quello anche nel campo dei notebook.
A chi contesta la porta USB non Type-C ricordiamo che attualmente, fuori casa, difficilmente si incontra un amico che abbia un caricatore Type-C da prestare nel momento del bisogno ed è una grande frustrazione avere un top di gamma scarico e inutilizzabile.
Nell’introduzione abbiamo visto qual è dunque il suo punto di forza, mentre alla fin fine, il vero difetto di questo telefono è uno solo: una camera appena sufficiente per fotografie e riprese video decenti, non in sintonia con il resto dell’hardware e con il prezzo che l’apparecchio richiede.

In conclusione, comunque, il telefono è molto valido e il suo acquisto è consigliabile ai motociclisti e non (a meno che i primi non siano appassionati di fotografie e videoriprese durante viaggi e raduni).




Se questa prova vi pare accurata, allora non ricordate Per poter vedere il link devi essere Registrato...

Ultima modifica di cts; 09/07/17 a 11:04
cts non  è collegato   Rispondi quotando