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Vecchio 06/05/12, 11:08   #1
Fabiulus
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Talking Descrizione di un giro sulle 2 ruote ...

Ciao ragazzi ...

Per passarmi il tempo scrivo questo racconto ...

Come molti sapranno la moto non ce l'ho più per un incidente avvenuto il 21/03/2012 ...
... ma la voglia delle 2 ruote è rimasta, quindi giri per trovare un'occasione (che quando la vuoi non arriva mai) ... e ti illudi e sogni ... e intanto non sonon ancora a posto fisicamente .. ma vabbè questa è un'altra storia.

Insomma una decina di gironi fa ... ho voglia di andare su una 2 ruote, allora un po anche invogliato dalla previsione delle mangiate del 29/04-02/05 tiro fuori dal fienile la mia bella BENOTTO "modelo 800" antica di oltre 15 anni e che comincia a mostrare segni di ossidazione sulle forcelle anteriori ...
Nulla che possa precludere una spolverata.
Perdo un'ora a spolverarla (cerchioni, telaio, ..) e pulire/oliare i rapporti del cambio e la catena ed infine gonfio le gomme ... senonchè arrivato al veneranda pressione di 1 bar (le biciclette da corsa possono sopportare anche 4 bar!!) mi esplode la gomma davanti ...
Inutile citarvi le imprecazioni ...
Non demordo, e quindi torno al fienile e tiro fuori la Mountain bike ... una di quelle da spartano!!!
La spolvero alla buona, una spruzzata d'olio (mica ci riperdo un'ora come prima altrimenti finisce il pomeriggio) e... gonfio le gomme §(dita incrociate) ...
tutto bene ...
mi metto braghini maglietta , marsupio e via!
Comincio a pedalare e ... oh ragazzi che fatica!
Mi ricordavo fosse meno faticoso, sarà che è 10 anni che non ci salgo sopra ...
una cosa è rimasta uguale: IL VENTO CONTRO!
Il cambio è da sistemare a volte gratta e devo correggerlo alcuni rapporti non entrano (devo sistemare i fili) ... ma per un giretto va più che bene.
Finalmente do 2-3 km comincio a trovare la "mia" pedalata, e andare diventa meno pesante e più tranquillo ...
Inutile dire chje tornarci sopra dopo tanto tempo riporta alla memoria momenti passati, quando anche le strade che si stanno ripercorrendo erano diverse per panorama ... ti ricordi sommariamente gli odori i profumi ...
... passando, una volta arrivato al paese, lo stradellino che percorrevi a "tutta birra" per raggiungere gli amici nel parco ... quanto tempo passato (eh vent'anni!!) ...
Passi davanti a quel giardino che non ti fermavi ad osservarlo da decenni e lo rivedi cambiato e lo ricordi diverso ... ti ci rivedi su quella panchina con gli altri ragazzi.

Si continua, si ripassa davanti al bar dove ci si rintanava quando pioveva, ora ha ambiato nome, e ci son solo anziani ...
Poi via la piazza, ... e verso il ponte sul Po.
La salita è stata drammatica, ma il drammatico è accorgersi che puntualmente spostavo la testa a destra o a sinistra alla ricerca degli specchietti retrovisori per vedere se sopraggiongevano macchine o camion ... ()
Pensare come l'uso della moto mi abbia cambiato... da ciclista non mi preoccupavo tanto di quello che succedeva dietro: andavo e basta, ora invece è un continuo monitorare!!!
Finalmente la discesa del ponte .. rapporto lungo e via a tutta velocità ...
e qui glin insegnamenti della moto alla curva a destra per entrare nel paese culetto un po' fuori, spalle spostate in interno curva e ginocchio fuori ...
mi veniva da fare un po' BRUM BRUM con la voce per simulare la mia ex motina... per ragioni di immagine mi sono trattenuto (credo)

Insomma dopo 7-8 km mi fermo ad un barettino a prendere un bicchiere d'acqua ed un caffè.
2 chiacchiere col barista poi il percorso inverso per rientrare a casa con una piccola deviazione.

Totale: 15-16km percorsi in 45 minuti (compresa la pausa caffè non proprio da "pit stop").

Che dirvi:
Bello tornare a girare in bicicletta, bello tornare su una due ruote!
Tra tanti sistemi di movimento ognuno ha la sua bellezza e la sua spettacolarità:
A piedi, si cammina con altri, si parla, e si osserva bene le cose che ci stanno attorno. non fai tanta strada e questo ti permette di osservare osservare osservare .. anche distrarti senza rischiare la vita.
In bicicletta, l'aria ti sfiora il viso, la pelle, ti accorgi di quel che succede, degli odori che cambiano (a piedi il cambiamento è tanto lento da non rendertene conto), sai che spingere è faticoso e il vento contro è una bestia senza pietà.Vedi e gusti le cose con un po' più di dinamicità ma senza negare la completa visione di cosa ti sta intorno.
In moto, Tutto più veloce, l'aria la senti ma attraverso uno strato protettivo... quello dell'equipaggiamento. Senti gli odori, ma devi goderti il viaggio e la guida. Il protagonista NON è più il paesaggio (che diventa l'antagonista), ma tu e la moto. E' però anche il compromesso fra lunghi tragitti e divertimento, fra il piacere di guida e il contatto con il mondo.
La macchina, vedi tutto attraverso un finestrino, ancora di più oggi che abbiamo l'aria condizionata. Isolati dagli odori, dall'aria, dai contatti con la natura. Cullati dal comfort del mezzo ci si scorda quello che ci sta attorno, se non in quei brevi istanti che scendiamo a visitare i luoghi ... una volta in auto si cantava, chiacchierava, giocava ... ora le leggi ci vincolano con le cinture di sicurezza, i cellulari distraggono i bambini che si chiudono nei videogiochi portatili e non osservano più la bellezza della natura. Peccato perché potrebbero riscoprirsi tante cose anche in auto ... se solo le vie di comunicazione migliorassero!


Ringrazio e faccio i complimenti a coloro che hanno avuto voglia di leggere questo breve racconto personale..


Fabiulus
__________________

F A B I U L U S



Fiero e orgoglioso di essere un MOTOMAIALE
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