Re: Criminali da dilettanti, criminali da professionisti
Sono una voce fuori dal coro, non sono d'accordo. Le sanzioni di cui si parla sarebbero esclusivamente di natura sportiva (squalifica, esclusione dall'ordine d'arrivo, ecc.). C'è di peggio e non, ripeto non, per benaltrismo. Bisogna considerare che per le persone di cui si parla (professionisti) la conferma o meno del contratto, o la possibilità di continuare in altra squadra, dipende quasi esclusivamente dai risultati o dal comportamento in corsa e, tra l'altro, chi ha fatto agonismo sa che abbassata la bandierina d'avvio si "spegne il cervello", che rimane attivo solo per quanto concene l'avvenimento. Tralasciando il discorso doping che nello specifico non c'entra nulla, mi pare che definirli "criminali" sia eccessivo. Il rischio è stato tutto loro considerando anche che durante le competizioni (vale dagli amatori ai professionisti), tra la macchina di inizio corsa e quella di fine corsa il cds, o quello che è in altri stati, viene sospeso e valgono esclusivamente le regole stabilite dall'UCI o dalle varie federazioni nazionali di ciclismo. Detto questo sono pronto a ricevere critiche.
P.S. : ho praticato ciclismo agonistico (prevalentemente amatoriale) per più di vent'anni...
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Ciò che la gente chiama destino è, per lo più, soltanto l’insieme delle sciocchezze che essa commette.
Arthur Schopenhauer
Beato chi sa ridere di se stesso, perché non finirà mai di divertirsi
Sant’Agostino
8° Raduno Nazionale - 5 - 6 - 7 luglio 2013 Pianoro (BO)
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