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Originariamente inviata da Alhem
 non quoto, io giro da un anno con una moto italiana, 12.000 km, di cui quasi 5000 fatti in soli 9 giorni (tre minitour estivi di 3 giorni  ), mai un problema se non un richiamo ufficiale per la sostituzione in garanzia del cerchione posteriore (fra l'altro prodotto da un fornitore esterno, la stessa azienda lombarda che fornisce l'impianto frenante della mia moto e. |
Io non dico che tutte le moto italiane abbian problemi, mi son limitato a riportare il commento di una persona che con le F4 ci lavora, e ad ogni nuova versione gli vien cambiata per far pubblicità alla nuova. Poi magari è il loro meccanico un pirla, magari a loro vengon date moto di pre-serie o magari ha solo fatto il motobarista, ma questo è quello che mi ha detto.
Il problema dell'assistenza secondo me non è solo di MV/Ducati, io prendo per il qulo Danilo perchè perde pezzi, ma se la serie 748 non avesse avuto i problemi tecnici di perdita di cromatura all'albero io adesso avrei un 748 (del 749 non mi piace la coda) quindi non sto assolutamente dicendo che son moto del cavolo. Il problema è che su moto un po' particolari, magari con soluzioni tecniche fuori dal comune il meccanico basico non basta, e spesso anche quelli della casa han il tagliandino e fatto 2 corsi, ma poi son brocchi quanto gli altri. La differenza è che le moto giapponesi alla fin fine son tutte molto più simili, e quindi è più facile per un meccanico riuscire a metter mano a tutte. Poi magari uno è sfigato e becca, come me, il meccanico ufficiale che non sa montare un manubrio e ti dice che è normale che l'anteriore dell'errina faccia quello che gli pare, ma li son io che ho beccato uno che ne sa quanto io ne so di preparazione della pasta coi carrubi.
Poi, nella fattispecie, questa brutalina ha una bella linea ma non mi esalta, e io non amo l'elettronica quindi del TC me ne frega meno di nulla, solo un giochino elettronico in più, ma per quello uso il pc o il mio galaxy S2