Prima non sapevo cosa fosse la moto e “vivere la moto”.
Ho avuto due NSR125 di seconda mano, usate probabilmente da dei cagnacci e che quindi peccavano in affidabilità. Quando poi, sistemandole a dovere, han raggiunto un minimo di affidamento, mancavano dell’autonomia (un pieno durava al massimo 120-150 km)!
Il desiderio però mi rimase e nel 2010 arrivò lei, inattesa perché cercavo ben altra moto.
Non avrei mai immaginato un coinvolgimento quale è ora!
Non sapevo cosa mi aspettava da quel Gennaio; non sapevo cosa voleva dire avere una moto; ero impreparato e impaurito da tutto, ma allo stesso tempo
emozionato.
Poi ho cominciato a muovere con lei i primi passi, e per me è stata la libertà!
A scrivere ciò mi viene in mente quel giorno di gennaio che andai a prendere la mia moto: la mattina di sabato 30.
Sembra strano, quasi irreale, quanto sia chiaro il ricordo, dentro me, della sensazione mentre per la prima volta salivo su di lei e cominciavo a muovere i primi centimetri … sino al distributore, il pieno; e il tragitto di 22 km per posteggiarla nel garage di casa …
Forse l’ho sempre sognato, forse me l’aspettavo, o forse è stato il fato, ma ….. qua entra in gioco un po’ il mio IO:
non sono un tipo “facile” quanto sembra, ed alla lunga il mio carattere introverso e ribelle si manifesta … tanto che mi piace stare in mezzo a gente che “mi capisce” anche se non condivide, che mi accetta anche se non approva … insomma gente che alla fine mi vuole bene.
Ma son poche, ed alle volte mi son trovato da solo … ed in auto non è un gran che!
Poi è arrivata lei, e tutto è cambiato.
Quando voglio andare semplicemente parto!
Non importa se c’e’ traffico: lei non lo teme!
Non importa se la strada è tortuosa: è nel suo stile muoversi agilmente!
Non importa se il percorso è stretto: lei ci passa comunque!
Non importa se c’e’ un caldo da morire: lei ti fa prendere aria (anche se incredibilmente calda)!
Non importa se non so dove finisce quello stradino: sicuramente riuscirò a fare inversione!
Ma soprattutto non importa se sono solo!
Perché quando ti muovi in moto, al di là che ci sia una persona seduta nel sellino posteriore o meno, chi ti accompagna è tutto il mondo che ti circonda. Esso ti cinge, ti avvolge e tu lo attraversi e lo senti scivolare sopra di te, dentro di te; lo assapori!
L’aria pesante, umida ed afosa; la poggia che cade inesorabile, il freddo pungente, la nebbia fitta, gli odori che entrano nel casco … e tu che ti aggrappi, la stringi e con semplici movimenti del corpo la aiuti a scendere per affrontare quelle curve immerse nella natura e nel paesaggio.
Non si lamenta del caldo, del freddo, del tragitto tortuoso, della distanza, dei luoghi che le fai attraversare, lei accetta quello che tu decidi.
E’ un concetto all’apparenza EGOISTICO, perché tutto sei tu e lei, dove TU e solo TU hai potere di decisione.
Ma è anche la consapevolezza che null’altro ti darebbe quelle sensazioni, quel piacere, quel viaggiare!
Grande è la gioia quando una persona a te cara condivide con te un giro ed uno dei tuoi viaggi! Sembra un assurdo, ma si diventa complici; senza parole si intraprende un cammino dove la comunicazione è data solo dalle sensazioni e dove la sosta è vissuta come un relax, uno scambio di poche parole, di impressioni. E’ un comunicare con l’altro per sensazioni anziché vocaboli.
Cos’è la moto???
E’ un tutt’uno con me quando parto per un viaggio.
E’ colei che mi ha portato in posti dove tanti amici non han voluto venire per i più disparati motivi.
E’ un’amica che mai si pronuncerà!
Fabiulus
