Tratto da
Per poter vedere il link devi essere Registrato
Pensati per il turismo e l'utilizzo stradale più sportivo, i nuovi pneumatici della Casa britannica si fanno apprezzare anche nella guida estrema tra i cordoli della pista. Ottimo anche il feeling sul bagnato
Dopo
22 mesi di
sviluppo e qualcosa come
148.000 chilometri di
test su strada, la Dunlop lancia il
Roadsmart II, evoluzione del suo pneumatico destinato alle sport touring più performanti e alle naked di ultima generazione.
Il test che la casa dalla D rossa ha programmato per la stampa internazionale è serrato ed impegnativo e ci ha dato la possibilità di mettere seriamente alla frusta questa copertura che si prefigge l'obbiettivo di diventare il punto di riferimento in un settore che ha visto una crescita costante e senza flessione dal 2002.
La nostra
due giorni di guida inizia sulle meravigliose strade della
Corsica, teatro ideale per le caratteristiche dei tracciati a disposizione, la scarsità di traffico e il perfetto manto stradale.
Le moto a nostra disposizione sono veramente moltissime e di ogni tipologia: si va dalle
sport touring alle sveltissima
motard di maxi cilindrata fino alle grandi
enduro da viaggio.
Nel corso dei circa
trecento chilometri di test avremo modo di guidarle quasi tutte per capire quanto il nuovo pneumatico Dunlop sia in grado di adattarsi e, se possibile, di valorizzare delle ciclistiche cosi diverse tra loro.
“ Due giorni, oltre 300 km sulle strade della Corsica e altrettanti in pista a Mireval per mettere alla frusta e conoscere i nuovi Roadsmart II,
Per poter vedere il link devi essere Registrato ” La prima sella è quella di una maxi enduro con spiccata vocazione stradale.
Iniziano le curve ed emerge subito un grande rigore direzionale ed una
eccellente stabilità sul veloce.
La sensazione di
grip a
moto inclinata è molto elevata; il nuovo profilo del Roadsmart II comunica al pilota una
grande sicurezza e una
omogeneità di
discesa in piega veramente rimarchevoli.
Sosta e cambio moto: passiamo ad una maxi touring pesante e confortevole e con una ciclistica molto particolare.
Anche qui il pacchetto moto-ciclistica viene valorizzato dal nuovo Dunlop: la discesa in piega è sempre rotonda e anche in frenata, nonostante il
peso, l'anteriore trasmette sicurezza e un buon feeling.
Solo
frenando a
moto inclinata si avverte una certa
tendenza della stessa a
rialzarsi per puntare l'esterno della curva.
Forse questo dipende anche dal tipo di costruzione della
carcassa: questa utilizza la ormai celebre tecnologia "
Dunlop-JLB" che comporta una certa
rigidità strutturale.
I vantaggi maggiori sono evidentemente una grande
stabilità negli
appoggi veloci in curva, grazie anche alla multi
mescola Multitread che utilizza una miscela più morbida sulle spalle dello pneumatico per aumentare il grip a moto inclinata.
Per contro (e ce ne rendiamo conto alla guida di una cattivissima naked, in una parte del percorso veramente piena di buche e di avvallamenti) la
carcassa rigida trasmette qualche
secca reazione di troppo al pilota, diminuendo il livello di confort.
Ma si tratta di un connubio "moto-strada" un po' estremo.
Il
tour stradale si conclude dopo una serie infinita di curve tra paesaggi mozzafiato: ci togliamo l'abbigliamento tecnico stradale con la convinzione che il Dunlop Roadsmart II sia effettivamente uno pneumatico che
sposta in alto l'asticella delle performance rispetto al suo predecessore e rispetto alla maggior parte dei competitors dello settore.
Ma siamo soltanto a metà del test: ci aspetta infatti un volo destinazione
sud della Francia dove ha sede la
pista di sviluppo di proprietà di Dunlop,
Mireval.
"
Da felice utilizzatore del modello precedente sono molto incuriosito dal miglioramento delle prestazioni del nuovo modello descritto da questa prova, qualcuno di voi ha già provato un treno delle nuov gomme? Se si, che ne pensa? E' veramente così migliorato?