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Vecchio 06/01/11, 09:32   #144
mdot
 
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predefinito Re: Il ritorno al nucleare.

CTS non penso assolutamente che il petrolio sia la scelta definitiva o la soluzione temporanea migliore, anzi il petrolio è una scelta assurda, proprio come il carbone lo era anni fa.
Il periodo storico nel quale stiamo vivendo si evolve con una rapidità impressionante, basta guardare con che rapidità esce il computer nuovo, pubblicizzato come il migliore di sempre..ogni 6 mesi esci il nuovo migliore computer di sempre, stiamo arrivando alla miniaturizzazione di tutto, al controllo con il pensiero di oggetti (da vedere dal vivo ti assicuro fa molta impressione), il mondo è in una corsa frenetica verso le scoperte su qualsiasi campo, l'energia rinnovabile è un concetto ormai vecchio come il petrolio, come il carbone, come la forza umana e come il nucleare.
Però il nucleare con i suoi difetti che riguardano solamente lo smaltimento, ma in quantità uguale allo smaltimento dei pannelli solari, è la scelta meno costosa e più redditizia per la società civile.
Il nucleare ha soferto di una pubblicità negativa impressionante, una pubblicità negativa infondata mentre l'eolico e il solare sono stati benedetti come la soluzione definitiva. SBAGLIATO.

Quando dico che investire nella ricerca delle energie rinnovabili che adesso noi conosciamo è inutile, lo dico perchè sono energie vecchie, la ricerca si sta spostando verso altri campi, verso l'elettromagnetismo per esempio.
Perchè questa ricerca viene effettuata soprattutto nell'esercito? per la quantità di fondi di cui dispone e poi perchè è il campo che sfrutta più petrolio di tutti, infatti la soluzione trovata è stata la propulsione nucleare ma si sta lavorando per trovare soluzioni molto migliori perchè credo che a nessuno piaccia essere in un sottomarino nucleare a 100 metri sotto il livello del mare.
A molti fa storcere il naso l'idea che la ricerca militare è quella che contribuisce maggiormente a salvarci la vita ma vari apparecchi medici che ci salvano la vita derivano proprio da li, ECG, holter ecc ecc, tutti i sistemi di monitoraggio celebrale e cardiaco.

In un periodo di crisi economica non si può attendere il caso o l'errore umano, la ricerca deve essere finalizzata a qualcosa con un obiettivo ben preciso, il caso può esistere ed è una variabile e non una costante, uno scienziato non può pendere in considerazione il fattore caso.
Prima di ogni investimento, e quando si parla di ricerca gli investimenti sono notevoli, si redige un business plan dove si calcola cosa può portare investire tot soldi per tot anni, mentre si svolge un business plan con l'idea che sembra geniale all'inizio e di sicuro successo si scopre che i guadagni non coprono i costi e quindi il progetto viene abbandonato e si intraprende un'altra strada.
Un'azienda farmaceutica non invece in ricerche non sicure, idem quella militare e via discorrendo.

é vero, il nucleare produce scorie radioattive, che vanno conservate in modo perfetto, questo credo sia il problema italiano..l'ecomafia è sempre dietro l'angolo, ma anche i pannelli solari all'atto dello smaltimento sono altamente pericolosi..proprio come il nucleare ma questo nessuno lo dice.

Quando una centrale viene chiusa viene sigillata e nessuno può entrarci più, morirebbe nel giro di poco, ma una centrale può andare avanti per parecchi anni se costruita correttamente, con le nuove tecnologie trovate, è l'energia più sicura attualmente.

Per coprire il fabbisogno italiano con solo i pannelli solari rimarrebbero sfruttabili 1200 km quadrati di territorio per vivere (ignorando che in certi posti i pannelli non possono essere istallati e che in altri è impossibile viverci) il resto sarebbe tutto interamente ricoperto di pannelli che poi vanno smaltiti, vanno cambiati ogni 10/15 anni, dove li mettiamo tutti sti pannelli, chi si sobbarca la spesa di produzione, istallazione e smaltimento ogni 10/15 anni?
Per questo dico che i pannelli sono vecchi come concezione, come è vecchio l'eolico, 100 anni fa poteva avere un senso in quanto l'elettricità era minima, ora invece consumiamo continuamente corrente per qualsiasi cosa possibile, guardati in giro per casa, per la città, nei negozi, tutto è corrente.
La concezione di energie rinnovabili che ci propinano per adesso gli ambientalisti sono desuete per questo non si può far ricerca su una cosa già vecchia.
Il sole è vecchio perchè tra 5 anni verrà prodotta energia dall'elettromagnetismo o da altre fonti, non avrebbe senso investire sulla ricerca, sulla produzione e l'istallazione di pannelli solari e tra 5 anni toglierli. Per questo dico che l'energia sostenibile conosciuta da noi poveri plebei non è la scelta migliore.

Il problema iniziale è dato da noi spreconi, noi che lasciamo scorrere l'acqua bollente per ore, noi che teniamo il motore acceso quando aspettiamo l'amico sotto casa per 15 minuti, noi che pendiamo tutti i vestiti sintetici, noi che prendiamo i cosmetici con l'olio di palma contenuto all'interno, noi siamo quelli che chiediamo sempre più corrente e la corrente non basta più.
La svolta non è data solamente dall'energia utilizzata ma anche da che dispostivi viene usata, si sta andando verso i dispositivi che consumano sempre meno, per esempio i led, fantastiche lampadine che richiedono cavi piccolisimi senza guaine di gomma (che logicamente deriva dal petrolio) e consumano pochissimo facendo una luce che misurata è paritetica alle lampadine al tungsteno utilizzate fin ora e migliori rispetto a quelle a risparmio energetico, sono tra l'altro le uniche lampade che non scaldano. Solo pensre di avere i lampioni per la città che vanno a led inciderebbe in modo positivo sul consumo elettrico.
Purtroppo si tende sempre a guardare il dito che indica la luna ma non la luna stessa, la corrente è l'inizio ma bisogna vedere anche dove finisce, quanto consuma l'apparecchio finale.

Bello, sono soddisfatto di questo nuovo punto di vista, sono sicuro che può aprire un'altra parte di dibattito interessante.
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