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Vecchio 18/03/10, 16:23   #1
Errino
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predefinito [Report Puglia] 14-03-2010 Missione quasi compiuta

Io li avevo avvisati .. questa sarebbe stata un'uscita per veri uomini , da insozzare le moto e prendere un sacco di freddo e infatti dei 100 partecipanti che millantavano di partecipare, se ne sono presentati solo tre. Pochi ma buoni.

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Secondo la migliore tradizione dei giri pugliesi io puntualissimo alle 9.30 spaccate ero davanti al bar designato (ovviamente chiuso) e con le braccia conserte ho assistito impotente alla venuta alla spicciolata di helios (che si è giustificato dicendo di aver mangiato 1 chilo di carne il giorno prima.. non ho ancora capito il nesso bho! ) e zen che dalla punta della strada faceva segno con la mano alla testa. Solo una volta fermato e smontato di tutto l'armamentario (ossia un'oretta dopo) ha iniziato a blaterare ed accampare scuse con la tipica storia prettamente femminile del mal di testa.. mah!

Davanti ad un caffè spieghiamo la tovaglia-mappa di zen (e buttiamo al largo quella minuscola di helios) e decidiamo dove andare.. ora io mi chiedo.. che cavolo postiamo a fare l'itinerario due secoli prima??? Cmq per circa un'ora spieghiamo a zen con molta pazienza che è buona norma rispettare il giro prefisso, tra l'altro dato anche l'elevato numero di partecipanti, cambiare le carte in tavola due secondi prima di partire sarebbe alquanto di cattivo gusto.

Finalmente verso le 11 riusciamo a guadagnare l'uscita da Bari ma... dobbiamo ancora fare benzina.. al prossimo giro ci incontriamo la sera prima chissà riusciamo a partire ad un orario decente. Cmq iniziamo a percorrere sta benedetta SP231 che ci porterà (con una piccola deviazione subito dopo Ruvo) nel bel mezzo del parco nazionale dell'alta murgia. Una piccola sosta per consultare la mappa e capire che stiamo andando dalla parte sbagliata.. dietro front in quel di Poggiorsini dove i tre cavalieri del mezzogiorno irrompono nella quiete del paese e salgono in maniera indecente sulla piazza principale del paese. Sosta obbligatoria per due foto con alle spalle delle errine gli spazi sconfinati della Puglia che sta per diventare un lontano ricordo.

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Da qui si vede la prima destinazione: il lago di serra del corvo. Come scendere fin laggiù?? Semplice! Seguendo le indicazioni per la diga del basentello gentilmente forniteci dalle uniche forme viventi intraviste nel raggio di 20 km (un gruppo di bambini).

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La strada asfaltata diventa sempre più un flebile ricordo e se avete ammirato le errine linde e pinte è con entusiasmo che vi mostro cosa ha combinato zen.

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Dove volevi andare vecchiaccio?!!?! Da notare che nella discesa impossibile verso il lago l'amico helios è rimasto centinaia di km indietro per guardare cosa succedeva ai due impavidi, troppo impaurito di sporcare l'errina e le sue nuove scarpine chicco. Gioventù bruciata!!

Ed è così che abbiamo perso altre due ore per togliere gran parte del fango che zen ha fatto accumulare sulle nostre ruote, freni, parafanghi, scarpe, giubbotti e casco... insomma un casino! E grazie alla mania di pulito di zen non abbiamo compiuto la nostra missione: uccidere il corvaccio del malaugurio sui giri pugliesi! A dire la verità di corvi neanche l'ombra.. solo cormorani vabbè.

Cmq non è tutto.. perchè per riguadagnare la statale è obbligatorio superare la diga e continuare a infangarsi per sterrati simpatici con dune e pietrisco vario tanto che, una volta riguadagnata, la statale ci è sembrata così grande, così piena di asfalto, trooooooooooooooppo liscia. Zen ha ancora voglia di sterrato ma per oggi basta così.. la parigi dakar la facciamo un'altra volta!

Sopraggiunte ormai le 12.30 arrivare ad Accettura per mangiare è abbastanza improponibile così decidiamo di ristorare le nostre delicate membra nel primo posto utile. Capita a fagiuolo un paesino deserto proprio sulla nostra rotta (SS96) tale Irsina in Basilicata. Le indicazioni portano dritte dritte ad una locanda praticamente vuota dove pare che i gestori ci stiano aspettando a braccia aperte e tavoli sontuosamente apparecchiati. Dopo aver messo in croce cuoco e cameriera con le richieste più assurde, optiamo per orecchiette fatte a mano con salsiccia e funghi (che definire squisite è riduttivo) e grigliata mista di carne con contorno di patate fritte e al forno.

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Caffè obbligatorio e di nuovo in sella (con la pancia piena) verso l'orizzonte! SS277 e poi la bellissima SS7 tra curve immerse nel verde ci porta a sfiorare Grassano, Grottole e Miglionico dove possiamo ammirare un folla di vecchietti intenti a guardare in fondo alla vallata da un parapetto in paese. Che c'avranno da guardare così intensamente? L'arcano è svelato salendo per un breve tratto.. guardavano una partita di calcio locale!

Il tempo stringe e il sole sta per tramontare. Helios e zen iniziano ad accusare i primi sentori dei reumatismi e quindi ci dobbiamo affrettare al ritorno. Ma già che stiamo che ne dite di una sosta caffè a Matera?? E sia!

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Con i sassi illuminati da un sole sempre più pallido ci sediamo al bar in piazza mentre gli autoctoni stanno installando il palco per un comizio elettorale. L'unica nota stonata della giornata, sono gli amplificatori a palla che emettono pezzi alquanto fuoriluogo e che inducono zen ad accennare un timido walzer con una barbona locale. A viva forza stacchiamo la coppietta novella e ci dirigiamo verso le errine parcheggiate comodamente sul marciapiede sotto gli occhi spazientiti dei vigili materani.

La temperatura è effettivamente rigida. Il sole è calato, le mani ghiacciate.. si rientra a Bari verso le 20.00 con alle spalle una giornata indimenticabile. A tutti gli erristi pugliesi: che vi perdete ragà!

E fu così che il capitello della colonna pugliese andò a letto col sorriso sulle labbra. Alla prox!
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Se in un primo momento l'idea non è assurda, allora non c'è nessuna speranza che si realizzi. (A. Einstein)
Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (Ernest Hemingway)
Perugia 2010 SICCHE' Pianoro 2013
Era meglio non conoscerli
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