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Vecchio 11/12/09, 18:19   #10
mox
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predefinito Re: Il ritorno al nucleare.

Solo una nota tecnica per Emandt:

Se volessi costruire un alternativa solare a Caorso (quindi ad una piccola centrale nucleare), dovresti tappezzare una superficie pari a mezza pianura padana....

Poi, considerato che non saresti ancora in grado di garantire continuità è produttiva, dovresti prevedere qualcosa grande come una città tipo Reggia Emilia, destinato allo stoccaggio. In pratica un superaccumulatore.

Sei ancora così sicuro che costi meno??

Ambiente:
oltre al fatto che toglieresti alla natura la superficie di mezza lombardia. (perchè sotto il pannello al più cresce erba, ma non alberi), i pannelli sono fatti di silicio, mentre gli accumulatori concentrano i maggiori inquinanti noti, a seconda del tipo: litio, cadmio, piombo etc etc...

Dove pensi di buttare queste tonnellate di inquinanti alla fine del ciclo? Perchè immagino tu sappia che un pannnello solare e un accumulatore non hanno vita eterna!

Certo, è un inquinamento diverso da quello dato dato dalle scorie nucleari. Le scorie nucleari di Caorso sarebbero qualche centinaio di kili, mentre qui parleremmo di qualche migliaio di tonnelate!

Le scorie del solare, per essere neutralizzate, necessitano di una spesa esorbitante. Quelle del nucleare di una spesa assai inferiore nell'immediato, ma che si bilancia se si conta la spesa di stoccaggio per un tempo lunghissimo, visto che non possono essere neutralizzate con processi di recupero.

Gli studi economici più completi (non quelli dei verdi, ma quelli di EDF, Enel, etc etc... ovvero di chi i soldi ce li mette davvero e vive e guadagna trovando le soluzioni più efficienti) danno il solare ad un costo triplo rispetto il nucleare e quasi quadruplo rispetto i combustibili fossili. Altra sopresa... il nucleare, negli studi VERI, costa circa 1/3 in più a parità di capacità media del fossile. Recupera diventando più economico del combustibile fossile, solo se attuato attraverso grossi impianti autofertilizzanti (plutonio e non U235)


Insisto.. .è molo difficile parlare con cognizione di causa su questi argomenti senza avere un'approfondita conoscenza della materia.

Provo a spiegarlo con un esempio capace di dare la complessità: una società si compone di moltissime attività, producendo un risultato aggregato. (sommatoria di tutte le attività). Al risultato aggregato si deve offrire un'analoga risposta.

La dimensione del particolare è però totalmente diversa. Vediamo: se devo alimentare un alto forno lo posso fare con il solare ? Giammai! Perchè l'altoforno mi chiede grandi quantità di energia costantemente per 24 ore...

Il reattore nucleare sarebbe l'ideale. Ma se al posto dell'alto forno avessi da alimentare un sky lift? Il reattore sarabbe la scelta più sciocca... Anche se pure lo skylift abbisogna di molta energia (immaginiamo un intero complesso), la chiede solo di giorno, presumibilmente quando il tempo è bello e la gente va a sciare.

Il reattore nucleare, di sera, quando piove o nevica, quando non è festa etc, produrrebbe energia per nulla... lo sky lift sarebbe fermo e questa energia andrebbe dispersa inutilmente. L'impianto fotovoltaico sarebbe quindi l'ideale...

Il problema è che devo trovare una risposta che coniughi tutti questi aspetti, assunto che la realtà non è così semplice. è fatta di 1000 diverse variabili in relazione fra loro..
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Mox
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