Discussione: Morire di omeopatia
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Vecchio 16/05/08, 08:49   #15
turco
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predefinito Re: Morire di omeopatia

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colui che ha aperto il topic rispecchia secondo me quello che ci fanno mettere in testa le lobby, ovvero che il business mio è buono e giusto e il business tuo è cacca



Caro Dimebag, ti sbagli.
Ritengo che quelle che tu definisci "lobby", siano le industrie farmaceutiche che guadagnano dal brevettare e mettere in commercio i farmaci. Il business che esse ne fanno, sia con i farmaci tradizionali ("allopatia") che con i farmaci omeopatici (eh sì, c'è anche chi fa business con l'omeopatia) deve essere tenuto separato, nella mente di chi prescrive questi farmaci, dalle evidenze scientifiche.
Le cosiddette lobby (allopatiche) invitano i medici alle presentazioni delle nuove molecole e fanno di tutto per convincerli che funzionano, adducendo studi, grafici, statistiche. Sono il primo a dire che spesso i dati sono presentati i forma tale da far apparire ciò che la casa farmaceutica desidera e scomparire i dati non graditi. Ma il senso critico ed una buona dose di dubbio unito a qualche conoscenza di statistica consentono di scoprire la realtà. Spesso me ne sono andato dai vari congressi concludendo: "Ecco un altro farmaco che non serve a nulla!". Mi dispiace, ma le lobby non mi mettono in testa proprio niente.
Sia ben chiaro che io non tifo per la medicina tradizionale, ma utilizzo, quando e se serve, il presidio che è stato validato, per quella patologia, con il rigore tipico del metodo scientifico.
Sono pronto a cambiare le mie abitudini prescrittive ed il mio approccio al paziente qualora emergano novità che rendano "non valide" le attuali conoscenze, ma fino ad allora mi fiderò solo di presìdi dotati di basi teoriche e sottoposti a severi test di efficacia e di tossicità.
Tutto ciò per l'omeopatia non avviene. Niente test, niente validazioni, NIENTE DUBBI. Di fronte alle evidenze che l'omeopatia non funziona, gli omeopati, invece di rigettare l'ipotesi del suo funzionamento, continuano ad addurre nuove motivazioni a sostegno della loro idea. In questo senso l'omeopatia è una pseudoscienza: si definisce scienza ma non si avvale del metodo scientifico.


@l3x,
il tuo esempio, dal punto di vista statistico non vale un fico secco. Non si fa statistica su di una sola osservazione.
Esiste una donna di 121 anni, che ha fumato da quando era bambina. Sulla base di questa osservazione mi vuoi dire che il fumo non fa male alla salute?
Al contrario, ieri mi è stato riferito che ad un medico, amico di famiglia, accanito sostenitore dell'omeopatia, è stato diagnosticato un cancro del colon. Credi che sulla base di questa sola osservazione io concluda che l'omeopatia non funziona? No, su di un caso isolato non si fa statistica. I criteri statistici che si applicano alla medicina tradizionale vanno applicati anche all’omeopatia. E l’omeopatia non li ha mai soddisfatti.
Vuoi continuare a curarti con presidi che hanno dimostrato la loro inefficacia? Continua a farlo, ma stai facendo un atto di fede verso qualcosa di indimostrabile scientificamente. Tu ed il tuo medico siete responsabili delle vostre azioni. I genitori della ragazzina morta potrebbero essere perseguiti legalmente perché responsabili della salute di un minore, con la quale hanno giocato. Pensaci, quando avrai dei figli.
Hai ragione invece su una cosa: il fallimento dell'approccio del medico tradizionale al paziente. Troppo spesso è sbrigativo, superficiale, considera solo la patologia o solo l'aspetto fisico, trascurando la sfera psichica ed emotiva della persona che ha davanti. In questo la medicina tradizionale ha molto da imparare dalle medicine "alternative".



Urano,
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