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Visualizza la versione completa : Manetta e sicurezza


cornelius
19/07/08, 08:38
( Forse ho sbagliato sezione. Non vedo questo messaggio. Per cui provo ha riinserlo in altro modo).
Grazie per il caloroso benvenuto. Mi sento meno “matusa”. Spero di non aver ancora sbagliato sezione per questo messaggio. LostShadow ha ragione. Il polso destro è efficiente, senza ruggine o reumatismi. Ma non è necessariamente un aspetto negativo. La potenza, se usata con criterio, può contribuire alla sicurezza. Le moto della mia gioventù avevano freni molto teorici, frenavano poco. Per cui, nel seguire altri veicoli nel traffico, ci tenevamo in sul filo del fianco del mezzo davanti. Così, se frenava bruscamente (o infrociava), potevamo sfilarlo di lato. Ho provato questa tecnica nel riprendere la moto due anni fa, ma c’è sempre un imb, il solito che si mette di fianco con l’auto. Allora ho provato a tenermi al centro della corsia distante da 50 a 100 metri dal veicolo davanti. I soliti si mettono davanti passando a destra oppure il solito, nel vedere tanta strada vuota, si mette col muso dell’auto a 2 cm dal codino, così da tamponare se solo si leva il gas. Allora meglio non esserci. Una piccola rotazione del polso destro, ed il piacevole ed energico spunto del motore bicilindrico potente ci porta avanti a raggiungere una zona sicura. Naturalmente si devono osservare delle regole di sicurezza. Non avere velocità troppo elevata rispetto agli altri veicoli, avere davanti margine sufficiente per arrestarsi o una via di fuga in caso di ammucchiate catastrofiche improvvise di macchine, e così via. Ovviamente sempre nel rispetto del limite di velocità. Parlo del GRA di Roma (grande raccordo anulare, classificato autostrada, velocità di 130 km/h ove non ci sono segnalazioni specifiche).
Giorni fa, nel prendere il GRA dalla Casilina, carreggiata esterna (verso la A1), c’era una gran fila rallentata, strada piena. Abbastanza normale. Insolita era la causa. La fila era formata da una autocolonna militare (Finanza) che procedeva sulla corsia centrale, e le altre due corsie ai lati erano presidiate da due auto dei CC che non facevano passare nessuno. In testa alla fila si era quindi formata un’ammucchiata di due ruote ce scalpitavano. Davanti alla colonna la strada era vuota perché il traffico procedeva molto più veloce. Dopo una quindicina di km fatti così a 60 all’ora finalmente la testa del lungo serpentone ha imboccato la complanare che porta ll A1. Non appena l’ultima safety car ha liberato, ci si è presentata una strada vuota per quasi dieci km, fino allo svincolo di Prima Porta, con tre corsie (più emergenza), fondo drenante in perfetto strato. Le moto in prima riga, dietro gli scooter. E’ allora incominciata una piacevole passeggiata fianco a fianco, cui hanno preso parte tutti i dueruotisti presenti. :ok




...spostato ne "il mondo delle due ruote"... in corsia di accelerazione vanno solo le presentazioni... Sirrusina

Phos
19/07/08, 08:51
Un encomio alla perizia nella scrittura dell'intervento.
Concordo sull'ottimismo di molti autisti, e come disse già qualcuno in questo forum "la patente non è un diritto"

lampi